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Daniela Gregorin

Data e luogo di nascita: Trieste
Via Del Missier 8/A 34074 MONFALCONE

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Biografia

Nata a Trieste si trasferisce da piccola con la famiglia nel Territorio della bisiacaria, terra d'origine del padre. Viene  guidata fin da giovanissima  verso la vocazione pittorica  dalle sorelle maggiori,  tutte dotate di un forte temperamento artistico. Mentre osserva e ammira le opere della sorella pittrice cercando di calcare le sue orme, viene stimolata dalla maggiore,  giornalista scrittrice e critica d'arte, ad aprire i propri orizzonti creativi  e a trovare un proprio codice espressivo affrancandosi dagli stilemi propri familiari assorbiti come pedissequa riproduzione.

Ha in seguito affinato  il suo naturale talento frequentando assiduamente il laboratoio di pittura dei maestri  Franco Milani e Nicoletta Leghissa. Ha sviluppato ulteriormente il suo spazio espressivo frequentando la Libera Accademia di Belle Arti di Trieste sotto la guida dei maestri Juan Arias Gonano (disegno e pittura), Katia Gori (materico) e Luca Vergerio (ritratto dal vero). . Ha continuato ancora a a scandagliare nuove modalità esecutive  frequentando  un corso di pittura astratta presso il laboratorio dell'artisti Bruna De Fabris e dal 2005 pratica in modo coninuativo la  produzione artistica esponendo le sue opere in mostre collettive in Italia e all'estero.

 

Recensioni

Il tratto sicuro ed affermativo di Daniela Gregorin apre una finestra sull'esistenza dove sono contemplate le infinite variazioni dell'animo umano, spesso ambientate nella metafora del sogno. Nella Gregorin, dunque, la dimensione onirica è il luogo ideale per trasferire umori ed illusioni, speranze ed eloquenti immaginazioni maturate attraverso una sensibilità particolarissima. I corpi femminili, nella morbidezza degli sfumati e nella cura del dettaglio anatomico, rivelano questo caleidoscopio interiore, senza tralasciare quei momenti 'tensivi' dove l'anima prende coscienza di se stessa e delle infinite ragioni che la determinano. Ed è proprio la sensibilità percettiva e ricettiva del principio femminile il vero filo conduttore della sua indagine, in una concezione esistenzialista che traspare non solo nell'intensità dei volti ma anche nelle posture delicate e raccolte delle figure, frutto di uno studio metodico e puntuale. Laddove non vi sia la presenza umana, ovvero nelle composizioni materiche, è interessante contemplare il volo pindarico di una espressività policroma di gusto astratto, pregna di quella vaghezza nostalgica che ne determina un fascino incomparabile. Visibile ed invisibile, sogno e realtà, anima e corpo, sono le polarità complementari, mai antitetiche, di una pittrice attenta alle profonde ragioni della vita cosciente.

                                                                                                                             

                                                                                                  Giancarlo Bonomo

 

Daniela come tanti pittori pur avendo un talento innato ha cercato di affinare le sue capacità frequentando vari laboratori e corsi di pittura cimentandosi con diverse tecniche dall’olio all’acrilico. I suoi mentori sono stati Franco Milani, Bruna de Fabris e la Libera Accademia di Belle Arti di Trieste - Scuola del Vedere. Nel suo escursus pittorico  si è ispirata anche alla pittura realistica di Istvan Sandorfi aggiungendo un tocco personale in cui la suggestione prelude ad un momento quasi raggiungibile di perfezione incompleta in quanto le immagini racchiudono in se stesse l’allegoria dello stato d’animo dell’artista. Si ha l’impressione che ci sia qualcosa di più oltre la tela , una forza latente che incombe e preme per uscire, un grido smorzato, una verità taciuta, un dolore straziante. E’ una voce corale che racconta con delicatezza e trepidazione tutto l’amore per il vivente, per madre Terra, per l’eterno femminino , ma anche del sacrificio consapevole insito nella coscienza del mistero della creazione e perciò condiviso ed onorato. In questa galleria di volti e di corpi, c’è un non so che di controverso di torbido, quasi un giudizio che aleggia  e attraversando il tempo compare nelle pupille delle donne scompigliandone quel senso di stupore innocente.

La fragilità si mescola con l’inquietudine riproponendo lo stesso soggetto con piccole varianti, in cui il volto dell’”uomo con turbante rosso” di van Eyck  si fonde con quello del padre per rassomiglianza, scandendo di volta in volta il temporale mutamento di Wildeiana memoria in un susseguirsi di  passaggi istantanei.

La ricerca della perfezione in questo caso si autogiustifica creando una galleria privata ed intima in cui l’immagine ieratica del padre si riscatta, diventando il nume protettore amorevole e rassicurante.

E’ nel velarsi e nel taciuto che Daniela compare ovvero scompare, lo smarrimento pudico è la sua cifra, i suoi sono occhi di bimba ed è attraverso essi che lei da voce alle sue emozioni stranamente ancora intatte e pronte ad essere rivelate a chi sa ascoltare con il cuore e vedere con l’anima.

       Liliana Visintin

Mostre

Mostre collettive:

 

2005:
Sala della Biblioteca comunale di Staranzano (Go): "I colori della luce"        
2006:

Sala della Biblioteca comunale di Staranzano (Go): "Percezioni sensibili"      
2007:

Sala della Biblioteca comunale di Staranzano (Go): "Oltre la linea"  

Università di Lubiana (Slo) , mostra collettiva             
2008:

Sala della Biblioteca comunale di Staranzano (Go):"Materiale cromatico e materia del sentire"   

Galleria Antiche mura , Monfalcone (Go) : “Cromatico e materico”

Università di Lubiana (Slo), mostra collettiva

2009:

 Sala della Biblioteca comunale di Staranzano (Go): "Da Leonardo a Manet"    
2010:

Sala della Biblioteca comunale di Staranzano (Go): "Oltre il colore"                   
2011:
Galleria  Antiche Mura, Monfalcone(Go): “Percezioni cromatiche”       
Sala Civica del Palazzo Locatelli ,Cormons (Go)  "Sala Civica", Mostra itinerante a tema libero .        
2012:

Comune di Cormons (Go), mostra collettiva a tema libero   
Aeroporto FVG, Ronchi dei Legionari, spazio espositivo "Furio Lauri" mostra collettiva “FIGURART” 2013:

Associazione di commercianti Mostra concorso " ARTE  IN VETRINA"
2014:

Galleria “Open Space”, Gorizia, “Non Solo Blu” mostra collettiva
2015:

Sala Antiche Mura, Monfalcone (Go) ,Circolo culturale "Mazzini ENDAS"  collettiva di artisti figurativi   

Collettiva, "I nostri giardini", Galleria ARS, Gorizia

Collettiva, "Momenti di guerra Speranze di pace", Galleria ART OPEN SPACE, Gorizia

2016 :

Palaveneto, via Sant’Ambrogio, 12 Monfalcone (Go), “Momenti di guerra, Speranze di pace”

Sala “Alle Antiche Mura”, via Rosselli, Monfalcone(Go), “La Donna”

NONsoloBlu, "EXPO 1996-2016 collettiva di pittura", Palazzetto Veneto, Monfalcone (Go)

Collettiva "Mostra di Natale" Sala Comunale Antiche Mura di Monfalcone (Go)

 

2017:

Collettiva "Scorci", Galleria T. Crali Gorizia

Collettiva "Oktober-art" Sala Biblioteca, San Pier d'Isonzo

2018:

Collettiva "Open 2018" Museo Civiltà Contadina Friulana, Farra d'Isonzo (GO)

Collettiva "Carnevale in tela" Galleria Antiche Mura, Monfalcone GO

Collettiva, (con Persolja e Mauro Cian) Sala Comunale Staranzano (GO)

Collettiva "MY PLANET", Palazzo Locatelli di Cormons (Go)

Collettiva "Momenti di guerra, speranza di pace", sale del Museo ella Civiltà Contadina di Farra d'Isonzo (Go)

2019

Collettiva "Carnevale in tela", Caffè Municipio di Monfalcone (Go)

Mostra collettiva "MyPlanet" Palazzetto Veneto di Monfalcone (Go)

Mostra collettiva "Le stagioni della donna" Sala Del Bianco di Staranzano (Go)

Collettiva "Donne: talenti senza età" - Sede Associazione Gruppo Charlot di Monfalcone (Go)

2020

  • Mostra collettiva "Viaggio in quarant'anni" Sala Frnaza di Nova Gorica (SLO)
  • Mostra collettiva "L'Universo è Donna" Sala Del Bianco Staranzano (GO)



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