Sono nata a San Canzian d’Isonzo nel 1958 e da diversi anni abito a Isola Morosini. Fin da adolescente sentivo il bisogno di esprimere la mia sensibilità. Lo facevo attraverso la scrittura, confidando alla carta tutte le mie paure e le mie emozioni. Nascevano così le prime poesie che mi hanno portato, nei primi anni ’90, alla partecipazione a concorsi letterari ottenendo buoni risultati. Da circa una quindicina d’anni, e dopo una ricerca interiore, ho capito che dovevo esternare le sensazioni che stavo provavo attraverso il colore che avevo scoperto avere “dentro”. Da qui le prime esperienze pittoriche su diversi materiali e la consapevolezza della serenità che il dipingere mi dava. Da autodidatta ho continuato questo viaggio arrivando alla prima mostra collettiva, alla quale sono seguite molte altre, fino alla prima “personale” nel 2006 allestita presso la galleria Alle Antiche Mura di Monfalcone. Spero di continuare questo mio percorso sempre più pieno di soddisfazioni e riuscire a trasmettere qualche emozione anche agli altri.
L’arte di Luciana Teat è l’espressione della vita tumultuosa, dolce e giustamente incoerente della psiche. Sentimenti di tutti i tipi si rincorrono nel tempo e nello spazio, nei ricordi consapevoli ed inconsapevoli dell’artista. Questa umana alternanza di soggetti, di stati d’animo e di strumenti su cui viaggiano i tocchi di colore nascono anche dalla incontaminata solitudine di Isola Morosini, sollevata quasi sacralmente rispetto al mondo del rumore, dei cambiamenti violenti e dal non “ascoltare”. Ascoltare se stessi in uno spazio compiacente fatto di eterni campi solcati da corsi d’acqua che parlano alla terra ed al mare. In questa vastità l’artista nasce ogni giorno, con le sue paure, le sue speranze e ogni sera si addormenta con il desiderio di riconoscersi al risveglio. L’angoscia e al paura si alternano alla gioia e all’euforia nel passaggio dall’immenso alla persona, lei, spiga di grano troppo debole per misurarsi con gli elementi che la terra “madre”,di volta in volta, le mette di fronte. La ricerca dell’intimità e della propria forza spesso naufraga a causa di sogni non realizzati, dalla sensazione errata di avere giudici severi e anaffettivi. L’arte di Luciana diventa salvezza, la mediazione fatta di terra, di sassi, di parti della madre stessa. Il percorso è appena iniziato, ma il bagaglio utile servirà ad arrivare alla fine, stanca, consumata, ma serena e dilatata in un mondo ormai accettato. Allora , il pianto sarà anche gioia.
Silvano Ceccotti
La pittrice Luciana Teat, si pone in modo soddisfacente sul filone della fantasia e della tematica, come se i suoi quadri sembrino scaturire con un tranquillo linguaggio chiaro a tutti, comprensibile quindi, maggiormente godibile nei valori di comunicabilità che ne derivano, con il colore espresso in forma di serenità, in atmosfere cromatiche trattate con dissolvenza e contrasti di luce. Queste opere, rese egregiamente, dalla tecnica ad olio, sembrano uscite da un sogno, impalpabili e sfuggenti, come se il ricordo non si fosse bloccato nell'attimo della percezione.
Bisogna anche aggiungere, che la Teat, dipinge per vocazione e trova nella pittura il completamento del suo essere, specie in quelle marine o lagune, dove quei toni pastosi allineati con i ritmi della natura sono sempre in armonia e quasi protetti da una luce opaca, fatta di un'aria effervescente, capace di coinvolgerci in uno stato emozionale, vibrante di trasporto. Dunque questi frammenti di realtà che gli danno lo spunto per creare delle situazioni che sono emotive prima che figurative.
Nei lavori di Luciana, non sono presenti impianti sofisticati e neppure tecniche contorte, non è riscontrabile alcun senso di complicazione derivata da correnti pittoriche o da tecniche particolari, vale a dire canoni estetici lontani dalla sperimentazione a tutti i costi e fedele invece a quelli tradizionali, tutto è chiaro, sincero, facilmente leggibile, un limpido momento descrittivo aperto a unire tutte le voci del racconto; il gioco dei particolari ambientali, la stimolazione naturalistica, la nascosta intimità poetica. Artista di atmosfere la Teat, che concretizza in composizioni armoniche l'immagine che l'occhio ha sensibilizzato nell' anima, facendo risalire dal profondo l'amore di questa persona per la paesaggistica. Nei suoi quadri, non si riscontrano neanche complicazioni astratte o informali, fedele alla sua maniera lei comunica una poesia cristallina, dove i suoi lavori si propongo ai nostri occhi, plasmati da limpidi tocchi di colore e da una fluida pennellata, che ci da visura della sua commossa partecipazione. Direi allora, che l'arte di Luciana Teat, è interamente avvolta da un capillare senso rappresentativo del reale, che significa non solo manifestare un'impressione certamente ovvia così come risulta dal riscontro delle sue opere, ma soprattutto precludersi la strada per poter apprezzare gli esiti di un discorso artistico di tutto rispetto. Dunque una pittrice di estrazione figurativa, che filtra con cura la realtà oggettiva e la trasporta sulla tela come sintesi di una composizione interpretativa di radice psicologica, ma anche lirica.
Diego Valentinuzzi
Principali Mostre di pittura
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2016
Mostra collettiva presso La Galleria ARTtime di Udine