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Michela Martellani

Biografia

Mi chiamo Michela Martellani, in arte Micaela. Dopo aver compreso, attraverso una ricerca interiore, che l’esprimere se stessi in qualunque forma d’amore fa parte dell’essenza di questa vita, ho percepito in me un impulso profondo di mettermi di fronte ad una tela bianca e lasciare che le mie mani venissero guidate da una forza più grande di quanto io possa comprendere, così come quando tengo in mano gli strumenti e lascio la mia anima libera di esprimersi attraverso forme e colori.

Questa mia visione artistica si è manifestata in me solamente in età matura ma questo non mi ha impedito di crescere e di continuare a sperimentare nuove tecniche artistiche.

Prediligo dipingere su tele molto grandi posizionandole sul pavimento, questo mi fa sentire più a contatto con madre terra. Quando inizio a dipingere non ho mai chiaro cosa voglio realizzare e solamente dopo che ho iniziato a stendere i colori sono loro stessi che iniziano a prendere forma e a creare il mio dipinto.

Dipingo con colori acrilici, utilizzo anche altre tecniche come la pittura materica, il fluid painting e il carboncino.

Quando osservo i miei dipinti penso sempre che il prossimo sarà migliore, ma in realtà in ognuno di essi c’è un riflesso della mia anima che mi rappresenta e che non verrà mai cancellato

Recensioni

MICAELA MARTELLANI
Lo sguardo dell'Oltre

L'istinto creativo ci appartiene, è facoltà insita nelle potenzialità del nostro Pensiero così come nelle infinite pulsioni del Cuore. Attraverso la creatività prendono forma quelle dimensioni interiori che, altrimenti, rimarrebbero mute e confinate dentro un mondo privatissimo, chiuso ed inaccessibile. L'artista, al contrario, avverte l'esigenza di uscire da quel perimetro mentale o sentimentale, certo per condividere il suo Sentire, ma anche per conoscere se stesso e, in ultima analisi, quel Macrocosmo di cui fa parte quale diretta emanazione di matrice divina. È il caso di Micaela Martellani, la quale, nella pienezza della maturità, ha deciso di lasciarsi guidare da una vitalissima pulsione espressiva, diremmo visionaria, che si traduce in espansioni cromatiche che paiono autentici risvegli di consapevolezza verso quel Mistero che governa tutto ciò che ci circonda. La decisa stesura del colore conferisce senso alle composizioni libere ed informali,
assolutamente non premeditate, dove gli accostamenti cromatici, pur negli 'sconfinamenti' delle campiture e  nelle variegate nuance, rivelano tuttavia un'equilibrata armonia dell'insieme. La forza del colore è attivo strumento per dare anima e corpo alle percezioni realmente sentite della Martellani che individua nell'indagine del Tutto, nel confronto tra visibile ed invisibile, le ragioni del suo dipingere con accesa convinzione. In tale contesto, si inseriscono i frequenti accostamenti fra materiali eterogenei (piccole pietre, polveri metalliche, gessi ed ispessimenti di colore a spatola) e pure evanescenze, dove la pittura appare più leggera, quasi eterea. In questi passaggi, la Martellani da un ipotetico Kaos ricava così una sua idea astratta di Kosmos, intuendo nei colori, nelle 'forme' vagamente sferiche e nelle esplosive movimentazioni, ciò che accadde in tempi immemorabili, dall'origine fino all'espansione dell'Universo. La pittrice si pone così al centro della propria Vita interiore attraverso l'osservazione della natura, le inattese intuizioni e attimi di ponderata meditazione, dove ricerca l'anello di congiunzione tra il particolare della sua esperienza personale e l'universale di un possibile Sopramondo. Ne è prova eloquente la collezione 'Aldilà degli sguardi', una serie di composizioni dove sono protagonisti severi occhi metafisici, incorporei, che invitano a vedere oltre l'ingannevole velo di Maya, ovvero l'illusione delle antiche dottrine indiane. Sguardi che sollecitano, viceversa, a trascendere la Realtà e ricercare la strada di quella Conoscenza che ci conduce ai confini dell'Anima del Mondo.
                                                                                                            GIANCARLO BONOMO

Mostre

2017: prima mostra personale a Trieste

2019: Alcune opere inserite nella antologia "The words ars international"

2019: mostra collettiva "LILT" galleria d'arte comunale di San Canzian d'Isonzo (Go)

2021: concorso nazionale "Dantebus" galleria d'arte Margutta a Roma

2023: mostra personale "Alle antiche mura" di Monfalcone (Go)

2023: mostra collettiva "Arte mare" a Lignano Sabbiadoro (Ud)

2023: mostra collettiva c/o Mittelfest a Cividale del Friuli (Ud)

2023: partecipazione al "Fosar Festival" a Brugnera (Pn) 

2023: mostra collettiva in occasione della “Barcolana” presso la lega Navale di Trieste

2023: mostra collettiva presso la “villa Prinz” a Trieste

2023: mostra collettiva “prospetto di sensazioni”, presso la galleria “My Way” di Monfalcone

2024: mostra collettiva di primavera presso la sala “arc lab” di Trieste

2024: mostra collettiva “colorando la primavera”, presso la galleria “My Way” di Monfalcone

2024: mostra collettiva “moonstruck, un colpo di luna” presso l’hotel Hilton di Trieste

2024: mostra collettiva “art in summer” presso il salone d’arte contemporanea di Trieste

2024: mostra collettiva “arte e creatività” presso la torre medievale di Tarvisio (UD)

2024: mostra collettiva “artisti italiani al castello” presso il castello di Moonsburg in Austria

2024: mostra collettiva “fuori rotta” in occasione della “Barcolana” presso Eataly a Trieste

2024: concorso internazionale con finalità benefiche “ottobre rosa” presso l’atrio del  municipio di Monfalcone (GO)

2024: mostra collettiva d’autunno presso la sala “arc lab” di Trieste



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